La rabbia è una delle emozioni di base, universale, utile a difendersi per sopravvivere nel proprio ambiente. Essa permetteva all’uomo la conservazione della specie. Ma oggi? E’ ancora necessario, vivere sul chi va là? Scattare ad ogni minima percepita minaccia per far fuori il nostro avversario?
Ed anche se siamo in grado, per esempio, di trasformare in un sorriso il digrignare dei denti, che succede alla rabbia che coviamo?
In entrambi i casi la rabbia può portare a conseguenze dannose, facendoci isolare e chiudere in noi stessi, facendoci vivere alti livelli di stress che possono generare sintomi psicosomatici anche gravi (insonnia, mal di testa, problemi digestivi, disturbi cardiocircolatori, gastriti, etc…), inducendoci a rovinare progressivamente le relazioni interpersonali con le persone a noi vicine, sia in ambito lavorativo che sociale.
La soluzione è quella d’imparare a gestirne la sua forte energia in modo da renderla funzionale!!! Dobbiamo imparare a dirigerla dov’è utile che vada ed imparare a fare grandi cose con meno sforzo.